SONG BOOK - BOB ANDY (STUDIO ONE 1970)

Side A:

My Time
Desperate Lover
Life Could Be A Symphony
Too Experience
I've Got To Go Back Home
I Would Be A Fool

Side B:

Going Home
Stay In My Lonely Arms
Let Them Say
Unchained
Feeling Soul
Crime Don't Pay

Bob Andy è uno dei grandi cantanti della musica giamaicana alla fine degli anni sessanta. Il suo vero nome è Ken Anderson e questo 'Songbook' è il suo primo album solista e racchiude alcuni dei suoi grandi successi ottenuti dopo aver lasciato i Paragons in cui aveva militato. Le canzoni coprono un range di diversi anni partendo dal tramonto dello ska nel 1966 con 'Crime don't pay' e 'I've got to go back home'. La sensazione di disillusione e straniamento del testo di quest'ultima canzone ne fano un capolavoro: la leggenda vuole che Bob Marley, sentendola ad una dance di Coxsone Downbeat come acetato l'abbia scambiata per una canzone dei Wailers prima di accorgersi che si trattava di Bob Andy. Da uno stile che ricorda il maestro Nat 'King' Cole in 'Life could be a symphony', Bob Andy passa ad un registro più personale che impressiona per la sua sincerità e la carica soul in capolavori come 'Feeling soul', 'Unchained', 'Too experience' (registrata anche da Winston Francis sempre a Studio One e poi in seguito da Barrington Levy), 'My time' e 'Desperate lover', tutte registrate nel triennio 1968-1971. Stiamo citando dei veri e propri classici della musica giamaicana ripresi in seguito molte volte: queste canzoni fanno di 'Song book' uno dei migliori albums prodotti da Coxsone Dodd all'inizio degli anni settanta.

Pier Tosi